Over the '80s many important names of the ItaloDisco genre could be tracked down to two people: Aldo Martinelli, composer, musician, singer, arranger and producer and Simona Zanini, lyric writer, main and background vocalist. The unique sound which stemmed from the harmony between Simona's voice and Aldo's keyboards flooded the dancefloors and radios all over Europe through the stage names of Martinelli ("Voice in the Night" "Cenerentola"), Moon Ray (alias Raggio di Luna) and its international hit "Comanchero", Doctor's Cat ("Feel the Drive"), Topo & Roby ("Under the Ice"), and the very first success of Radiorama, "Chance to Desire", which was actually created by this duo and sung by Simona. Issuing melodies and catchy grooves profusely from the recording studios, they remained off-stage and hired models to lip-sync to their songs any time their singles hit the charts and TV requested showcases, a common practice at the time. Their real names were known by the club DJs and “made in Italy” dance lovers which hailed their success and were keen on reading the backsleeve credits. These two “ghost singers” and performers are still praised by their fans all over the world and they've teamed up once more, this time out in the open, to perform all their hits live.
Negli anni ’80 molti nomi dei maggiori artisti dell'ItaloDisco erano riconducibili a due persone: Aldo Martinelli, compositore, musicista, cantante, arrangiatore e produttore e Simona Zanini, autrice dei testi, voce principale e corista. Il sound riconoscibilissimo nato dall’unione dell’armonia unica tra la voce di Simona e la musica e tastiere di Aldo ha inondato le discoteche e le radio in tutta Europa in quegli anni, sotto i nomi d’arte di
Martinelli ("Voice in the Night" "Cenerentola"), Moon Ray (alias Raggio di Luna) con la hit internazionale"Comanchero", Doctor's Cat ("Feel the Drive"), Topo & Roby ("Under the Ice"), ed il primo successo dei Radiorama, "Chance to Desire", fu anch’esso firmato da questo duo e cantato da Simona. Producendo alacremente le loro melodie e ritmi accattivanti, sono rimasti dietro le quinte, negli studi di registrazione, mentre diversi modelli venivano ingaggiati ogni volta che i brani sistematicamente scalavano le classifiche, per spettacoli in playback in TV, usanza comune per quegli anni. I loro veri nomi erano però conosciuti da coloro che decretarono il loro successo: i DJ che suonavano i loro dischi in discoteca e gli amatori del genere della dance “made in Italy”, attenti lettori delle note di copertina. I “ghost singers” ed esecutori artistici acclamati tutt’oggi dai loro fans in tutto il mondo sono tornati ed hanno di nuovo fatto squadra, stavolta allo scoperto, con spettacoli dal vivo.